domenica 1 aprile 2012

Dal porcellum al bordellum, così si torna alla prima Repubblica

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L'Italia dei Valori torna a esprimersi con chiarezza sulla riforma della legge elettorale, passaggio imprescindibile che con il referendum, poi bocciato dalla Consulta, si era tentato di fare forti del milione e duecentomila cittadini che in piena estate avevano raccolto le firme per una riforma che il Parlamento sembra incapace di attuare. Ora, con le riunioni della strana maggioranza di Monti, sembra che il rimedio possa essere peggiore del male. Ne hanno parlato Massimo Donadi e Felice Belisario.
"La nuova legge elettorale deve porre rimedio ai macroscopici difetti del Porcellum. Noi riteniamo che una buona legge elettorale debba partire da due condizioni imprescindibili: restituire il potere di scelta ai cittadini e indicazione delle coalizioni prima del voto. Per questo, riteniamo che l'attuale bozza cui si sta lavorando è una truffa che segnerà il passaggio dal porcellum al bordellum" lo dichiara Massimo Donadi, presidente dei deputati di IDV.
"Pd, Pdl e Udc vogliono tornare alle mani libere e alla politica dei due forni. Non si può archiviare con tanta superficialità l'esperienza del bipolarismo, che è stato ed è elemento prezioso di modernizzazione" aggiunge Donadi.
"Noi non vogliamo una sommatoria di sigle, ma una coalizione chiara con un progetto politico ed un programma da offrire al Paese. E' così che si restituisce dignità alla politica, non con giochi al ribasso in nome di altri interessi ed obiettivi"  conclude il presidente dei deputati di IDV.


”Benedetto partito Democratico. L’Italia dei Valori raccoglie in pieno agosto 1.200.000 firme per cancellare il porcellum e voi vi mettete d’accordo con Alfano e Casini per un porcellum al quadrato? Dov’è il rapporto con la gente? Dov’è il contatto con la realtà? Lo avete dimenticato”. Lo scrive sul suo blog il presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, Felice Belisario.
”Le segreterie dei partiti continueranno a scegliere i parlamentari con un sistema di nominati e non di eletti, le alleanze di governo si faranno dopo le elezioni e non prima (un vero ritorno alla prima repubblica) e, alla faccia della democrazia, il 50 per cento dei voti (stando ai sondaggi attuali) sceglierà il 95 per cento di deputati e senatori. Insomma, si stanno costruendo un vestito su misura. Se questo progetto scellerato andrà avanti prevedo che ABC pagheranno un prezzo altissimo in termini di consensi. L’Italia dei Valori, sia chiaro, non ha paura delle sfide.
Con i nostri pregi e i nostri difetti crediamo di essere, tra i partiti presenti in Parlamento, gli unici che hanno ragionato in questi ultimi anni sulla base del sentire comune e non degli inciuci di palazzo. Per questo, lo dico con chiarezza, non ci sentiamo per niente battuti da queste logiche spartitorie. Ci organizzeremo per rompere gli schemi e per vincere le elezioni. Una volta al governo potremo finalmente riportare una ventata d’aria fresca in questo Paese”:

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