sabato 4 febbraio 2012

A 20 anni da tangentopoli nulla è cambiato

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La redazione IDV
Alle ore 17 del 17 febbraio 2012 l'Italia dei Valori dà appuntamento a tutti a Milano, al Teatro Elfo Puccini, per celebrare il ventesimo anniversario dall'inizio di 'Mani pulite.
Proprio in quel giorno e a quell’ora, infatti, nel 1992 veniva arrestato Mario Chiesa. Il presidente del Pio albergo Trivulzio aveva appena intascato una tangente da sette milioni di lire. Nei due anni che seguirono, i leader e gli esponenti dei partiti furono chiamati nelle aule giudiziarie di Milano a svelare quel sistema di potere, "fatto di commistioni tra affari e politica, che aveva portato l’Italia sull’orlo della bancarotta".
Ormai tutto questo è storia ma, denuncia il protagonisti di quella stagione, l'ex magistrato ed ora leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, "a tanti anni di distanza poco o niente è cambiato. Anzi quel sistema si è ingegnerizzato, affinato e la politica ha tentato di demonizzare la magistratura, ha depenalizzato quei reati, come il falso in bilancio, in modo da poter agire indisturbata”.
Un'azione sistematica che continua: “In questi giorni - denuncia Di Pietro -, l’operazione rischia di completarsi e il cerchio è pronto a chiudersi con la denigrazione e la delegittimazione di quei giudici che venti anni fa, rispondendo al dettato costituzionale, individuarono la malattia presente nei partiti. Non è certo un caso che oggi i media e i noti soloni della politica si apprestino a ricordare quella data con un inedito, seppur scontato, copione: una rivisitazione strumentale di quelle vicende, al fine di riabilitare e giustificare personaggi e metodi che sono ancora in auge”.
“La morale di quanto sta avvenendo – continua l'ex magistrato - è che oggi, come allora, il Parlamento cerca di fermare l'azione dei magistrati. Quando c'era 'Mani pulite', ci provarono con il decreto Biondi, oggi con la norma 'anti-toghe' inserita nella Comunitaria. Si tratta di una legge che è una vera e propria vendetta, un ammonimento nei confronti dei magistrati”.
“Sembra proprio di tornare al lontano febbraio del '92, quando stavamo scoprendo le malefatte del Palazzo e, dentro le aule di Camera e Senato, tutti si facevano scudo dell'immunità parlamentare, etichettando come semplici ‘mariuoli’ quelli che erano, in realtà, gli anelli terminali della catena. Anche oggi, mentre i cittadini assistono allibiti alle ruberie della casta, agli illeciti finanziamenti, e i magistrati portano alla luce reati gravissimi, la classe politica, invece di prendere provvedimenti contro coloro che violano la legge, pensa a punire i giudici per autotutelarsi”.
La votazione di ieri - sottolinea Di Pietro - ha reso evidente l’esistenza di una P2 parlamentare che si è nascosta dietro al voto segreto ed ha messo in atto la propria vendetta. Insomma, mi sembra proprio che nulla sia cambiato in questi vent’anni. Per questo - è l'invito del leader IdV - ci vediamo a Milano, il 17 febbraio, alle ore 17".
Oltre ad Antonio Di Pietro sul palco del Teatro Elfo Puccini ci saranno Gianni Barbacetto, Giuliano Pisapia, Bruno Tabacci e Marco Travaglio.


1 commento:

Anonimo ha detto...

buongiorno , attualmente non sono un elettore idv ed anzi non voto da molte tornate, tuttavia vorrei sapere qual'è la vostra posizione a proposito dell'incidenza della corruzione sul pil, sullo spread ,sugli inmvestimenti da parte di società estere e se in definitiva l'abolizione dell'art 18 è più importante della lotta all'evasione fiscale ai potentati delle mafie e alla corruzione pubblica e privata.
In ultimo un'osservazione: confindustria propone di mettere fuori dall'associazione chi paga il pizzo bene ma come mai non si parla di mettere fuori da confindustria chi papga tangenti?
grazie x l'attenzione