domenica 13 novembre 2011

Un governo yogurt: sano, rigenerante e con data di scadenza

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Gabriele Sola
  Eccola, la soluzione. E non fate le facce sorprese: sono mesi che Italia dei Valori sostiene l'esigenza di accompagnare alla porta Berlusconi, attuare le misure necessarie (e giuste, senza martoriare chi ha sempre pagato), avviare alla buon'ora iniziative di sostegno allo sviluppo e di lotta ai privilegi, modificare la legge elettorale e, la prossima primavera, dare la parola al popolo sovrano. Insomma, un governo yogurt: sano, rigenerante e con data di scadenza ben stampigliata sulla confezione. Ricco di fermenti democratici vivi (leggi supporto politico bipartisan), capace di riattivare le funzioni vitali del sistema prima di espellere dal Parlamento (con elezioni vere: post-Porcellum, per intenderci) le scorie improduttive che hanno segnato una legislatura da dimenticare.
Un esecutivo (benissimo se guidato dal neo-senatore a vita Monti) tosto, trasparente, decisionista ma attento alle esigenze autentiche dei cittadini (niente misure di macelleria sociale, dunque). E... "sintetico", mica prolisso come vorrebbero certi inciucisti di destra, centro e sinistra in piena sintonia con i tanti parlamentari concentrati più sul proprio vitalizio che sul futuro dell'Italia. Un governo che faccia, presto e bene, ciò che la banda Berlusconi-Bossi sino ad oggi ha impedito. Starà poi ai cittadini, tra sei mesi o giù di lì, aprire definitivamente una fase nuova. Che restituisca spessore alla politica e dignità autentica al Paese.

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