mercoledì 26 ottobre 2011

Idv in piazza con i pensionati

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"Venerdì 28 ottobre l’Italia dei Valori sarà in piazza del Popolo, a Roma, insieme ai pensionati e alle pensionate italiane per partecipare alla manifestazione nazionale della Spi-Cgil”.
Lo annunciano in una nota congiunta, il presidente dell'IdV, Antonio Di Pietro, e il responsabile Lavoro e Welfare del partito, Maurizio Zipponi, che aggiungono: “Abbiamo condiviso le motivazioni dello sciopero dei lavoratori metalmeccanici di Fiat, dell’indotto auto e di Fincantieri, sosterremo la mobilitazione, organizzata dalla Cgil, il 3 dicembre prossimo, e faremo altrettanto per tutte le altre manifestazioni che dovessero essere indette dalle organizzazioni sindacali, contro il Governo, in difesa del valore sociale del lavoro. Di fronte al carattere antisociale e recessivo delle ultime manovre finanziarie, prive di misure per l’occupazione e per le politiche industriali ma fatte di tagli lineari alla sanità, alla scuola e all'Università pubblica, al trasporto e ai servizi locali, attacchi al contratto nazionale e allo Statuto dei Lavoratori, i pensionati denunciano l'insostenibilità di provvedimenti che scaricano su di loro, sui giovani e sulle donne, il prezzo della crisi, esonerando i grandi evasori e i detentori di rendite e patrimoni.
Sulle pensioni, in particolare, è ora di finirla con interventi tesi solo a far cassa sulla pelle dei soliti noti. Bisogna misurarsi con un intervento strutturale, che separi la previdenza dall'assistenza, combatta l'abnorme evasione contributiva, garantisca la flessibilità in uscita su base volontaria, unifichi gli enti assicurativi e previdenziali, razionalizzando i costi di gestione. E soprattutto che sani finalmente la rottura generazionale prodotta da decenni di precarizzazione selvaggia, attraverso la copertura di almeno il 60% dell'ultima retribuzione per le future pensioni dei giovani. Per farlo, bisogna mandare a casa il Governo Berlusconi-Bossi, ormai screditato dentro e fuori il paese, per aprire una nuova stagione politica e istituzionale nell'interesse dell'Italia che lavora e che produce".


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