domenica 3 luglio 2011

Il governo difende i privilegi dei politici

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La redazione IDV
138ShareNonostante gli annunci a reti unificate, si era già capito che il governo Berlusconi non intendesse affrontare davvero il problema degli alti costi della politica. Difficile far digerire ai parlamentari della maggioranza, inclini a difendere più i loro interessi particolari che il bene comune, una riduzione dei compensi e la rinuncia a privilegi come auto blu, vitalizi, consulenze ecc. In barba ai milioni di cittadini che vivono con stipendi da 1000/1.500 euro al mese, ai cassintegrati e al sempre più numeroso - come ci ricordano gli ultimi dati dell'Istat - popolo dei disoccupati.
A evidenziare il grottesco teatrino messo in scena dall'esecutivo guidato dal Cavaliere, Antonio Borghesi, vicepresidente del gruppo Idv alla Camera e Silvana Mura, deputata dell'Idv e membro dell’ufficio di presidenza, che hanno diffuso una nota comune: “Abbattere i costi della politica? Dopo gli annunci strombazzati, il governo ha rinviato, sine die - denunciano -. Così come il goloso che rimanda la dieta sempre al lunedì, di non si sa bene quale anno”.
“Al danno, però, si aggiunge la beffa visto che, per tagliare quello che tutti sanno, vogliono addirittura istituire un’apposita commissione che potrebbe avere i suoi costi, come da tradizione “italica”, aggiungono.
“Il Pdl - spiegano Borghesi e Mura - ha anche preteso il rinvio dell’esame del bilancio della Camera, per il quale Italia dei Valori aveva predisposto 4 ordini del giorno: Abolizione dei vitalizi degli ex deputati; rilevazione delle presenze dei deputati in commissione ai fini del calcolo della diaria; abolizione di tutte le auto blu della Camera dei Deputati, con l'esclusione di quella in dotazione al presidente della Camera, Gianfranco Fini; pubblicazione da parte dei gruppi parlamentari dei rendiconti relativi ai contributi ottenuti dalla Camera. Ovviamente, a luogo e tempo debito torneremo alla carica” spiegano i due deputati Idv.
“Intanto - concludono Borghesi e Mura - li sfidiamo sul primo vero provvedimento di tagli ai costi della politica, presentato dall'Italia dei valori e che sarà discusso martedì prossimo, ovvero, l’abolizione delle province. Sarà il primo vero banco di prova della volontà non solo della maggioranza ma di tutto il Parlamento a fare qualcosa di concreto sul fronte dei costi della politica”.

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