martedì 26 aprile 2011

Primo Maggio. Difendiamo i diritti da ogni partigianeria tesa a dividere



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Difesa dei diritti dei lavoratori e del valore storico e simbolico del Primo Maggio, adesione allo sciopero promosso dai Sindacati, sostegno all’azione del Governatore toscano Enrico Rossi e dell’Assessore al Commercio Cristina Scaletti per la stesura di una normativa regionale in ottica di totale concertazione con lavoratori e sindacati. Questi i temi trattati, questa mattina presso la Feltrinelli International a Firenze, durante la conferenza stampa Idv sui temi del lavoro. Presenti l’on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, e Roberto Rizzo, Responsabile del Dipartimento Lavoro-Welfare Idv Toscana.
“Sulla questione del Primo Maggio siamo convinti che non se ne debba fare una guerra di religione, come hanno fatto altri – ha spiegato Evangelisti - bensì riteniamo molto importante continuare a celebrare e difendere alcune date simboliche del nostro Paese: il 17 marzo, il 25 aprile, il 1 maggio, il 2 giugno. È paradossale che si sia creato un clima per cui vi sia stata la necessità di proclamare un giorno di sciopero il Primo Maggio, giorno in cui si dovrebbe celebrare il valore del lavoro e invece si è costretti a difenderlo con una manifestazione in piazza”.
“Noi di Italia dei Valori siamo al fianco dei lavoratori, a fianco di Cgil-Cisl-Uil, a fianco del Governatore Rossi e dell’Assessore Scaletti”, ha spiegato Evangelisti. “Qui in Toscana, in particolare, abbiamo coniato uno slogan, ‘Nessun obbligo, una scelta libera’, che crediamo dovrebbe essere declinato più spesso in una democrazia matura, parlando di biotestamento, di diritti civili, anche di lavoro e di diritto al lavoro. Libertà di scelta significa che se una piccola azienda a gestione familiare ha la necessità di lavorare, nessuno può negargli questo diritto. Lo stesso metro non può però valere per le grandi catene di distribuzione. Siamo convinti, infatti, che anche il turista possa rinunciare a comprare le mutandine o i jeans griffati il Primo Maggio. Altro discorso vale per i servizi essenziali, dai trasporti alla sicurezza alla sanità. Su un punto, però, non è permesso transigere, ovvero su un reale percorso di concertazione con i lavoratori e i sindacati. E su questo pare che qualcuno si ostini a fare orecchie da mercante”.
Proprio per discutere e approfondire questi temi, domani, mercoledì 27 aprile, alle 18.00, al Teatro Sms di Rifredi, a Firenze, Italia dei Valori Toscana organizza un dibattito sui temi del lavoro, la legalità, il Primo Maggio: “Il lavoro è legalità. Il valore del Primo Maggio”. L’evento, moderato dalla giornalista de La Repubblica Ilaria Ciuti, vedrà la presenza del Responsabile Dipartimento Lavoro Idv, Maurizio Zipponi, del Segretario nazionale Fiom, Maurizio Landini, del Coordinatore regionale dell’Associazione Libera, Don Andrea Bigalli, e l’Assessore regionale alla Cultura, al Turismo e al Commercio, Cristina Scaletti.
“A giugno presenteremo le nostre proposte di uscita dalla crisi – ha aggiunto Roberto Rizzo - perché la nostra azione, in questi mesi, non si è limitata alla semplice solidarietà. Il 2010 ha visto mettere in campo moltissime forme difensive per parare i colpi della crisi. Oggi, invece, dobbiamo pensare a proposte concrete di sviluppo. La strumentalizzazione del Primo Maggio, in quest’ottica, non serve a nessuno. È necessario, invece, cercare un’idea di rilancio al di là delle feste. Dobbiamo creare lavoro e sviluppo in maniera condivisa e coerente, invece l’impressione è che la querelle del Primo Maggio sia stata tirata fuori in maniera strumentale per separare le categorie e i sindacati quando invece il primo passo dovrebbe essere quello di unificare e sedersi tutti intorno a un tavolo istituzionale per concertare percorsi, modalità e investimenti di uscita dalla crisi senza cancellare i diritti, come appunto il Primo Maggio”.



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