domenica 20 marzo 2011

Referendum, inizia una nuova stagione politica: la parola ai cittadini.

“La domanda che si fa con il referendum è: lo vuoi ancora Berlusconi? Se la risposta sarà no il giorno dopo anche il Presidente della Repubblica dovrà prendere atto che Berlusconi non ha più consenso e deve andare a casa”. Così il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, dal palco di piazza Navona, ha chiarito il significato politico dei referendum che i cittadini saranno chiamati a votare in primavera, contro l'assurda politica del governo Berlusconi che vorrebbe riportare nel nostro Paese l'obsoleta e pericolosa energia nucleare, privatizzare l'acqua, e che ha fatto carta straccia della Costituzione per sfuggire ai giudici.. Ascoltato da una piazza gremita di gente ed accorsa al grido “Spazziamoli via, del nucleare non ti puoi fidare”, Di Pietro ha detto che “non possiamo aspettare il 2013 e non possiamo aspettare che Berlusconi si dimetta, bisogna mandarlo via, dobbiamo usare lo stesso metodo che lui usa per legittimarsi: il voto del popolo”. Il leader dell’Idv si è poi appellato “a tutte le forze politiche, culturali, sociali”, dicendo: “Quando abbiamo lanciato i referendum ci è stato detto che eravamo i migliori alleati di Berlusconi, ora si sono tutti accodati: allora venite, convincete i cittadini. Non bisogna cadere nell'errore che i referendum sono una battaglia politica di Idv contro qualcuno, il referendum non è contro nessuno, non è di destra, non è di sinistra, è di tutti. Mi rivolgo a tutte le forze politiche, sociali dell'informazione: aiutateci, rinunciare è stare alla finestra”.
Oltre a Di Pietro, sul palco di piazza Navona si sono alternati artisti, intellettuali, esponenti della cultura, dell’università, della ricerca e della società civile, politici, che hanno spiegato, ognuno a suo modo e utilizzando linguaggi diversi, il significato dei quattro quesiti referendari. Tra palloncini che coloravano la piazza, gazebo informativi e il sottofondo musicale degli Akuna Matata, Etoilengewel, Enrico Capuano ed Enzo Avitabile, si sono succeduti gli interventi dell’ex magistrato Bruno Tinti, del fisico Giorgio Parisi, del presidente Wwf Stefano Leoni, della scrittrice Lidia Ravera, dell’attrice Franca Valeri, del giornalista Lucio Manisco, del presidente dei Verdi Angelo Bonelli, dell’europarlamentare Idv Luigi De Magistris, e i divertenti intermezzi dei cabarettisti Andrea Rivera e Francesco De Carlo. Nel corso del pomeriggio, condotto da Beatrice Luzzi, sono stati ascoltati anche i contributi video di Marco Travaglio e Giobbe Covatta.
Tutta l’Italia dei Valori era schierata al gran completo, politici e non, per invitare gli italiani a recarsi alle urne, nonostante il tentativo di boicottaggio del referendum operato dal Governo, e votare quattro SI per impedire il ritorno del nucleare, per far sì che l’acqua rimanga un bene pubblico e per consentire alla giustizia di fare il suo corso, anche per il "fuggiasco" presidente del Consiglio Berlusconi.
“Dalla mobilitazione di oggi inizia una marcia per una nuova stagione politica in nome della democrazia: finalmente i cittadini avranno la possibilità di decidere del proprio futuro in modo più saggio e lungimirante di questo irresponsabile Governo”, ha commentato il capogruppo Idv al Senato, Felice Belisario.
Un successo quello di ieri che la dice lunga sull'interesse degli italiani verso temi così importanti per la vita delle persone e che premiano l'attivita dell'Idv che, quando nessuno ci credeva, ha iniziato a raccogliere le firme - oltre due milioni - per restituire ai cittadini il diritto di esprimersi e di decidere del proprio futuro.
Loading...


Nessun commento: