CHI NON VOTA LA SFIDUCIA E’ UN GIUDA CHE SI VENDE PER TRENTA DENARI
Da più parti in questi ultimi giorni mi sono arrivate indiscrezioni circa il rischio che l’onorevole Scilipoti possa votare il prossimo 14 dicembre in difformità dal gruppo di Italia dei Valori. Dopo che, nella giornata di oggi, lo stesso si è rifiutato di avere un chiarimento con il presidente Di Pietro l’ho contattato telefonicamente per chiedergli, come sto facendo ormai da più giorni, un incontro nel quale poter chiarire se da parte sua ci siano problemi con il partito.
Data la sua indisponibilità a fissare un incontro, ho fatto presente all’onorevole Scilipoti che qualunque parlamentare non dovesse partecipare alla votazione sulla sfiducia, non solo, e ovviamente, sarà fuori dal partito, ma ci obbligherà altresì a difendere con ogni mezzo il buon nome e l’onorabilità di Idv.
Faremo sapere con chiarezza agli italiani che c’è qualcuno che, dopo essersi fatto eleggere per contrastare la sempre più pericolosa deriva del berlusconismo, come il peggiore Giuda, tradisce il partito, i suoi elettori, e si vende, politicamente, per trenta denari.
Spero ancora di sbagliarmi e che con Scilipoti ci sia stato solo un malinteso. Qualora, tuttavia, già nelle prossime ore, non dovessero intervenire da parte sua prese di posizioni chiare ed univoche e comportamenti conseguenti, avvieremo il primo passo, ovvero il deferimento al collegio di garanzia del partito.
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