Lo specchietto per le allodole di Mario Monti
Cosa si fa quando ci sono dei dubbi sull’interpretazione di una legge? Si va da quello che l’ha scritta e gli si chiede: “Scusa, cosa volevi dire?”. La giusta interpretazione della legge di Mario Monti sui licenziamenti senza giusta causa
l’ha data Mario Monti in persona. Il reintegro per i licenziamenti
motivati da ragioni economiche, dice, “avverrà in presenza di
fattispecie molto estreme e improbabili”.
Insomma, non avverrà quasi mai. Nella legge di Monti il
reintegro è un miraggio. Uno specchietto per le allodole, messo lì per
far stare buoni i lavoratori, mentre il governo fa passare la libertà di
licenziarli, come se fossero una merce che si butta
quando non serve più.
Sinora, l’impossibilità di licenziare senza una giusta causa aveva
funzionato soprattutto come deterrente. Anche per questo si registrano
solo 50 casi di reintegro ogni anno. Le imprese, prima di buttarsi in un
licenziamento immotivato, ci pensavano due volte. Con questa riforma,
la funzione di deterrenza è andata a farsi benedire.
Se il licenziamento risulterà motivato da esigenze economiche
che però permettevano alternative, come lo spostamento da una mansione a
un’altra o la cassa integrazione o un piano di formazione, il giudice
non potrà reintegrare, ma solo disporre l’indennizzo.
Se invece scoprirà che la motivazione economica è
manifestamente infondata dovrà ricominciare da capo e decidere tra
l’indennizzo o il reintegro. Ce ne vorranno di anni. Tutto questo
lunghissimo e costosissimo procedimento è a spese del lavoratore, a cui
non basterà l’avvocato. Per acclarare l’assenza di motivazioni
economiche dovrà assumere anche esperti in materia. Per un operaio che
guadagna 1200 euro al mese o per un precario che ne guadagna meno di
1000, imbarcarsi in un’impresa del genere significherà mettere in gioco
tutta la propria vita.
Così, adesso, prima di fare causa, saranno i lavoratori a doverci pensare non due, ma quattro volte. La deterrenza c’è ancora, ma ora va a scapito loro. Ma se i lavoratori piangono le aziende oneste non ridono.
Questa legge ingiusta e ipocrita è pure pasticciona, perché creerà
enormi problemi anche agli imprenditori. Per decidere se esiste o no
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