Anche noi domani in piazza, per difendere l'acqua
Questa manifestazione è stata organizzata dal Forum dei movimenti per l'acqua “per il rispetto dell'esito referendario”. Purtroppo per essere sicuri che la decisione espressa da milioni di cittadini col massimo istituto democratico che si possa immaginare, il referendum, venga presa sul serio e non aggirata con qualche trucchetto, bisogna stare in guardia, vigilare, non distrarsi un attimo, manifestare in piazza. Ma quando non si può essere certi nemmeno che venga rispettato l'esito di un referendum popolare, allora vuol dire che davvero c'è chi cerca di fregarsi non solo l'acqua ma pure la democrazia.
Succedeva col governo Berlusconi, che nemmeno si erano chiuse le urne e già cercava un modo per cancellare il risultato del referendum e rischia di succedere anche oggi, con qualche ministro che, appena nominato già straparla di ritorno al nucleare. Succede ancora oggi perché sono tanti nel nostro Paese quelli che fingono di non sapere che il referendum di giugno ha scritto la parola definitiva non solo sulla privatizzazione dell'acqua ma a quella di tutti i beni pubblici e comuni. E' una paroletta molto chiara, non ci vogliono tre lauree per capirla, basta non tapparsi le orecchie. Quella parola è NO.
So bene che un no non basta. Per questo noi abbiamo presentato una proposta di legge per incentivare lo sviluppo delle fonti rinnovabili, dell'efficienza e del risparmio energetico, nonché lo sviluppo sostenibile. E in parlamento giace anche la proposta di Legge Popolare Acqua Bene Comune.
Sono due proposte che recepiscono i dettati referendari e li traducono in pratica invece di tradirli. E' arrivato il momento di discuterle e approvarle.
Questo noi chiediamo al nuovo governo e domani lo chiederemo in tantissimi. Tutti quelli che hanno difeso la democrazia e il bene pubblico negli anni bui del governo Berlusconi e adesso giustamente si aspettano un modo di governare opposto.
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