DI PIETRO : PD E PDL SI ASSUMANO LA RESPONSABILITÀ DEL PATTO SCELLERATO CON GHEDDAFI
pubblicata da INFORMARE CONTROINFORMANDO il giorno venerdì 25 febbraio 2011 alle ore 11.15
Onorevole Di Pietro, questa storia delle armi è pesantuccia.
La mia è una denuncia basata sulla documentazione della Rete Italiana per il Disarmo e della Tavola della Pace (che ieri hanno chiesto conto al governo su una triangolazione dell'Italia attraverso Malta al regime del Colonnello di oltre 79 milioni di armi leggere ad uso militare nel 2009 n.d.r.). Se fosse dimostrata sarebbe gravissimo, dimostrerebbe una complicità dell'Italia che grida allo scandalo internazionale, da portare al tavolo delle Nazioni Unite. Dietro c'è l'idea che si possono mettere sotto i piedi i diritti civili delle persone facendo finta di non vedere, e addirittura chiedendo a Gheddafi di fare il lavoro sporco, fornendogli anche le armi. Con gli articoli 20 e 4 del trattato si legittima il mercato delle armi e l'Italia si impegna a non interferire in alcun modo. Se fossimo di fronte ad un fatto privato si tratterebbe di concorso morale in reato altrui.
La crisi libica non ferma l'offensiva del Pdl sulla giustizia.
Berlusconi approfitta del caos internazionale e dell'apprensione che ha generato per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dai suoi problemi personali. Invece di mettere all'ordine del giorno del Parlamento il dramma della Libia, ci iscrive il processo breve, la legge sulle intercettazioni, l'articolo 68 sulle autorizzazioni a procedere. Continua cioè, imperterrito, ad usare le istituzioni per se stesso e non per i cittadini.
L'opposizione ha le mani legate visto che la maggioranza ha i numeri.
Quale opposizione?, mi faccia capire. Venti giorni fa ha votato con il Pdl il trattato con la Libia. E quando si tratterà di votare l'autorizzazione a procedere per il senatore del Pd Alberto Tedesco (coinvolto nello scandalo sanità in Puglia n.d.r.) voglio vedere come si comporterà. Temo troverà un accordo con la maggioranza: della serie oggi salvo me, domani salviamo te.
Anche sull'immunità parlamentare alcuni esponenti del Pd sono tentati dall'inciucio.
E l'Idv che fa?
L'Idv fa l'opposizione veramente. L'anno scorso, quando nessuno ci credeva, abbiamo raccolto le firme per il referendum sul legittimo impedimento che è oggi l'unico strumento a disposizione dei cittadini per fermare il governo, posto che Berlusconi il Parlamento lo ha comprato. Il problema è che la gente va a votare anche spinta dai propri partiti di riferimento. Ma qualcuno ha saputo cosa fa l'opposizione sul referendum? Io ho provato a fare la domanda ma nessuno mi risponde. Ci provi lei. Perché ci lascia isolati? E soprattutto perché non esce allo scoperto sulle altre consultazioni referendarie, quella sull'acqua e sul nucleare?
Beh, c'è un gran lavoro sulle alleanze. Gira l'indiscrezione che il Pd cerchi di spaccare la Lega.
Il Pd farebbe meglio a impiegare il suo tempo a cercare di spaccarsi meno al suo interno piuttosto che a spaccare gli altri. E comunque siamo noi ad avere i titoli a dialogare con la Lega sul federalismo, avendolo votato, denigrati e criticati a suo tempo dal Pd.
Nei prossimi giorni sarà a manifestare davanti al Pio Albergo Trivulzio di nuovo al centro degli scandali. Che effetto le fa?
Vado per testimoniare che in 19 anni non ho mai mollato il mio impegno civile rispetto a quello che ritengo sia il problema dell'Italia, la legalità. E per denunciare che dalla lezione del Trivulzio la politica non ha tratto nessun insegnamento a modificare i propri comportamenti. Anzi, ha ingenierizzato il sistema in modo da rendere l'illegalità ancora più difficile da scoprire.
Nessun commento:
Posta un commento