giovedì 1 novembre 2012

IDV Quarrata i nuovi quesiti refendari


Il coordinamento comunale di Quarrata dell' Italia dei Valori sabato 3 ,10,17,24
Novembre sarà di nuovo presente all'interno del mercato cittadino per raccogliere le firme per i referendum. dei quattro quesiti referendari che da qui a dicembre vedranno impegnato il nostro partito nella raccolta delle firme necessarie per la presentazione davanti alla Consulta. Il contenuto dei quesiti è“Meno casta + lavoro”.Chiediamo a tutti i cittadini di venire a firmare perchè questo è l'unico modo democratico per far sentire la nostra voce , l'Italia dei Valori di Quarrata invita tutti i cittadini e i simpatizzanti dell' IDV di fermarsi al nostro punto raccolta firme,ci piacerebbe incontrarvi , conoscervi,ascoltare il vostro punto di vista e se volete, anche per aiutarci nel lavoro organizzativo. Il CAMBIAMENTO avviene attraverso l'impegno di ciascuno,APPARTIENE A TUTTIE NON PUO' ESSERE DELEGATO A NESSUNO. Insieme possiamo costruirlo.
Firmate, Firmate, Firmate


IDV Quarrata
Domenico Pagliaro Referente


sabato 27 ottobre 2012

IDV QUARRATA

I cittadini affidano alla politica le loro istanze,la politica se ne fa interpetre.

lunedi 29 ottobre nella seduta del Consiglio Comunale, verrà presentata una mozione su,
-PROGETTO DI POLIAMBULATORIO AGGREGATO- ed un interrogazione su
"BILANCIO PARTECIPATO e TRASPARENZA ATTI AMMINISTRATIVI.
Nel caso della mozione il progetto è stato presentato dai cittdini che lo hanno accompagnato da 1000
firme a sostegno dello stesso.
Si tratta di iniziative di nuove organizzazione della medicina di gruppo come previsto dal recente decreto
Sanità del ministro Balduzzi.

Per quanto riguarda l'interrogazione la politica si fa carico della necessità di dare risposte a tutti i cittadini che credono
nella partecipazione democratica come parte attiva delle persone in alcuni significativi aspetti della vita politica e delle più importanti scelte come ,il bilancio e la trasparenza degli atti.
Alla luce di quanto le cronache recentemente riportano in merito a cattiva gestione della cosa pubblica e del denaro , si rende più che mai urgente per le amministrazione essere il più trasparenti possibili.
In questa ottica la capogruppo dell'IDV-SEL Ciervo Anna lunedi 20, porterà in discussione due documenti, facendosi in tal modo rappresentante e portavoce dei bisogni dei cittadini all'interno delle istituzioni.

Referente Domenico Pagliaro


Gruppo consiliare IDV/SEL
Comune di Quarrata

Al Presidente del Consiglio Comunale di Quarrata
Giovanni Dali'

Al Sindaco di Quarrata
Marco Mazzanti

Al Segretario Generale


MOZIONE: PROGETTO PER POLIAMBULATORI AGGREGATI



Premesso che

La recente riforma della sanità prevede la nascita di presidi medici aperti giorno e notte e
l'organizzazione di tali presidi spetta alle regioni .
In funzione di quanto sopra citato è stato presentato un progetto di richiesta di un polo ambulatorio aggregato sul nostro territorio accompagnato da circa 1000 di cittadini e che tutto si inquadra nella nuova legislazione sanitaria nazionale.



valutato che



In questi poliambulatori, 24h su 24h, 7 giorni su 7, si potrà trovare il medico di famiglia, ma anche specialisti e avere, anche un supporto infermieristico.

Queste strutture serviranno ad alleggerire l' affluenza dei codici bianchi,(i meno gravi), al pronto soccorso dell'ospedale, che attualmente riesce a garantire queste prestazioni, solo dopo molte ore di attesa da parte dei pazienti.

Q


Valutato che

il nostro territorio è molto disomogeneo,presenta zone abitate collinare,frazioni con vie d'accesso
non semplici e raggiungere il centro di pronto soccorso può essere difficoltoso

ritenendo che

Non possiamo perdere l'opportunità di garantire a ai cittadini il facile accesso a cure primarie
avendo una sede a cui rivolgersi all'interno del nostro territorio riducendo i disagi e i tempi di attesa
per ottenere le prime cure necessarie, che in certi casi possono salvare la vita del paziente.


IL CONSIGLIO COMUNALE
In considerazione di quanto espresso in premessa e in allegato il progetto

CHIEDE

al Sindaco di farsi promotore, con sollecitudine presso l' ASl e la Regione affinchè sostenga questo progetto o altri che vanno nella direzione di miglioramento del servizio ai cittadini, si chiede un sostegno a tutto il consiglio perchè tale progetto cosi fortemente sentito dai cittadini venga sostenuto da tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale.




Il capogruppo IDV/SEL
Ciervo Anna

Quarrata, 20/10/2012

domenica 21 ottobre 2012

IDV Quarrata i nuovi quesiti refendari


Il coordinamento comunale di Quarrata dell' Italia dei Valori sabato 27 Ottobre
sarà presente all'interno del mercato cittadino per raccogliere le firme per i referendum. dei quattro quesiti referendari che da qui a dicembre vedranno impegnato il nostro partito nella raccolta delle firme necessarie per la presentazione davanti alla Consulta. Il contenuto dei quesiti per i quali è stato scelto il titolo “Meno casta + lavoro”.
“E’ bene ricordare che mentre altri portavano avanti i soliti inciuci all’interno dei palazzi, noi eravamo nelle piazze a raccogliere le firme per i referendum e 27 milioni di italiani nel maggio del 2011 hanno potuto dire no a quattro importantissimi quesiti referendari solo grazie al nostro lavoro.”
Due i quesiti anti casta. Il primo riguarda l’ abrogazione finanziamento pubblico ai partiti abrogato nel 1993 dal 90% degli elettori ma tutt’ora esistente. “Si sono fatti beffa della volontà degli italiani semplicemente cambiando e sostituendo alla parola ‘finanziamento’ quella ‘rimborso’ e operando un autentico raggiro a danno dei cittadini”. Il secondo quesito referendario riguarda la riduzione della diaria di soggiorno ai parlamentari, spesa che viene a costare oltre 48.000 € annui per ciascun parlamentari.
Gli altri due quesiti riguardano il lavoro e portano anche la firma di Sel e di Fed. Il primo riguarda l’art 18 dello statuto dei lavoratori, e in particolare le ultime modifiche in base alle quali sarà possibile licenziare senza obbligo di reintegro nel caso in cui non venga accertata la giusta causa di licenziamento. Il quarto quesito è volto a riaffermare l’importanza del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro che perde sempre più di peso a vantaggio della contrattazione territoriale, facendo così venire meno le conquiste dei lavoratori e portandoci indietro di qualche secolo.
Chiediamo a tutti i cittadini di venire a firmare perchè questo è l'unico modo democratico per far sentire la nostra voce , l'Italia dei Valori di Quarrata invita tutti i cittadini e simpatizzanti dell' IDV di fermarsi al nostro punto raccolta firme,ci piacerebbe incontrarvi , conoscervi,ascoltare il vostro punto di vista e se volete, anche per aiutarci nel lavoro organizzativo. Il CAMBIAMENTO avviene attraverso l'impegno di ciascuno,APPARTIENE A TUTTIE NON PUO' ESSERE DELEGATO A NESSUNO. Insieme possiamo costruirlo.






Referente Comunale dell'IDV di Quarrata
Domenico Pagliaro




martedì 10 luglio 2012

Oggetto: REFERENDUM SCADENZA 30 LUGLIO 2012

Alzi la mano chi sapeva che presso i Comuni è possibile firmare per un Referendum abrogativo parziale sulla legge per le indennità parlamentari (Art. 2 L. 31/10/1965, n. 1261).
Ben pochi, credo.
Si tratta di un referendum, si, l'ennesimo referendum che però ha un fine più che nobile: il taglio degli stipendi della casta politica.
La raccolta firme si concluderà il 30 luglio 2012 (termine per la presentazione al Comitato promotore 31/07/2012).
 
Cosa occorre fare? Nulla di più semplice: recarsi presso il proprio Comune ed andare a firmare.
Provate però a domandarvi come mai questa notizia non è passata sui giornali.
Non è che per caso c'è un forte connubio tra i finanziamenti elargiti alla carta stampata e la casta politica? Meditate gente.
 
Intanto, con qualsiasi mezzo, DIFFONDETE LA NOTIZA!!!!!
Voglio proprio vedere se anche stavolta la passano liscia.
E poi dopo fate un salto in Comune.
Ci vogliono 500.000 firme altrimenti avremo perso l'ennesima buona occasione per dare un duro colpo alla casta.
Ma attenzione, la notizia è poco nota e quindi dovete DIFFONDERLA!!!!

mercoledì 6 giugno 2012

daniela sgambellone daniela.sgambellone.bb@gmail.com
11:20 (34 minuti fa)

a Ccn: me
 
 
QUEL PASTICCIACCIO BRUTTO DELLA QUESTURA PISTOIESE

Sul sito della polizia di Stato si può leggere: “la questura è la proiezione sul territorio del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che garantisce lo svolgimento, la direzione e l’organizzazione di tutta l’attività della Polizia di Stato nella Provincia”.
La questura rappresenta insomma lo Stato, o meglio, una sua parte, sul territorio.
E a ben guardare quanto sta accadendo al nostro paese e come si sia ridotto, la parabola discendente che lo ha colpito si è riversata anche sulle sue rappresentanze territoriali.
Un dato oggettivo bisogna riconoscerlo: lo Stato deve darci un taglio, le spese folli di questi ultimi 20 anni ci hanno portati sull’ orlo del baratro e occorre dunque razionalizzare.
Ciò detto, compito dei Ministri e del Governo tutto (SOPRATTUTTO DI UNO TECNICO) è quello di comprendere come, dove e soprattutto quanto tagliare.
E qui arriviamo all’ argomento di oggi, la questura di Pistoia. La direzione centrale dei servizi tecnico logistici del Ministero dell’Interno ha comunicato l’impossibilità della prosecuzione dei lavori della nuova sede dello stabile della questura, della polizia stradale e della prefettura di Pistoia, in relazione alle disposizioni contenute nella manovra finanziaria 2011 e ai tagli occorsi ai capitoli concernenti le spese per la locazione di immobili in uso alla polizia di Stato.
Così da un lato abbiamo una questura, quella attuale che, secondo anche quanto scritto dal questore al ministro è inagibile. Per anni il personale in organico alla Questura di Pistoia ha pazientato silente nell’indecoroso stabile di Via Macallè 23 con l’auspicio che la prima pietra posta nell’ex area Breda, il 23 ottobre del 2009 alla presenza di numerose Autorità, vedesse finalmente realizzato il sogno di poter lavorare in una nuova decorosa e più funzionale questura.
Vi è infatti una impossibilità oggettiva di rendere conforme la vecchia sede della questura: non è stato confermato il certificato di conformità dell’ impianto elettrico e manca il certificato di prevenzione incendi dell’ autorimessa, dove, peraltro, esiste un distributore di carburante che ha la capacità di ottomila litri. E questo per quanto attiene al macro, perchè se poi si volesse dettagliare e particolareggiare tutte le cose che non vanno all’ interno della vecchia questura, me lo insegnerà bene chi la conosce, potremmo star qui delle ore, partendo dal distacco dell’ intonaco e passando a cortili condivisi per concludere sull’ impossibilita ad accedere per i disabili.
Dall’ altro lato abbiamo una struttura nuova, compiuta al 70% ,i cui lavori si sono arrestati. In questo momento storico, se a molti cittadini dei diritti dei lavoratori o della vicenda in se e per se può non interessare, di sicuro vi sarebbe un unanimità nel provare un sentimento di rabbia furiosa per questo aspetto della vicenda, in cui si nota chiaramente la discrepanza tra la razionalizzazione che si professa e la realtà dei fatti.
Ma che logica può esserci dietro ad una scelta di questo tipo? Ma che messaggio si manda ai cittadini a cui di continuo si spreme il sangue dalle vene in nome di una crisi che non hanno provocato e di cui sono vittime? Il concetto suona nelle orecchie di molti pressappoco a questo modo: con i tuoi soldi ho finanziato un opera, pronta al 70%, ora mi fermo e la lascio andare in malora, ennesima cattedrale nel deserto. Te la lascio lì, nella tua città, sul tuo territorio, e a te che ogni mattina passi li davanti per recarti al lavoro, a te che sei disoccupato, a te che te la passi male, ricorderò, ogni santo giorno, che una parte dei tuoi soldi è li, gettata in un’ opera incompiuta.
Ma soprattutto, con questa scelta, che messaggio si manda ai lavoratori stessi della questura?
I poliziotti di Pistoia sono costretti da anni a lavorare in una struttura inadeguata sotto il profilo della sicurezza oltre che indecorosa ed inadatta ad accogliere un Ufficio di Polizia. Cosa pensa chi quotidianamente rischia la vita per mantenere sicura la nostra, di uno stato che si mostra sordo e cieco alle sue giuste esigenze?
Questa vicenda dunque mostra con ancor più lucida chiarezza l’ inadeguatezza del così detto governo tecnico, mostra le sue incapacità di gestire un paese sempre più al collasso, un paese che, come sotto il governo precedente, rischia di avviarsi verso il baratro, solo, questa volta, sobriamente.